Consulta i SERVIZI Territoriali

Per ogni supporto, ricordati di chiamare la:

Centri per i Disturbi Cognitivi e Demenze - CDCD

I Centri per i Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD), ex Unità di Valutazione Alzheimer -UvA, svolgono le seguenti funzioni:

  • inquadramento diagnostico del paziente con disturbo cognitivo attraverso esami strumentali (per esempio, risonanza magnetica, prelievo del liquido cerebrospinale), valutazione delle funzioni cognitive, del profilo psico-comportamentale e delle autonomie residue della persona con un sospetto decadimento cognitivo
  • successiva presa in carico attraverso controlli periodici
  • impostazione o revisione delle terapie farmacologiche e non farmacologiche
  • indicazioni socioassistenziali a pazienti e familiari
  • attività di supporto psicologico e riabilitazione cognitiva della persona con decadimento cognitivo lieve o demenza

Chi può accedere: tutte le persone che manifestano un cambiamento nel loro funzionamento cognitivo non imputabile a condizioni organiche transitorie o depressione. Prima di fare una visita presso il CDCD è quindi consigliabile un colloquio con il proprio medico di medicina generale che conosce la vostra storia clinica.

Cosa fanno e chi ci lavora: all’interno dei CDCD si possono trovare neurologi e/o geriatri, neuropsicologi o psicologi con competenze di neuropsicologia, infermieri, e assistenti sociali.

La Centrale Operativa Demenze e lo Sportello Informativo faranno una breve valutazione per comprendere se è il momento di prenotare un appuntamento al CDCD e, in caso, fornirvi i codici delle impegnative da richiedere al proprio medico di base e i contatti del CDCD della provincia in cui è possibile ottenere un appuntamento più velocemente.

Centrale Operativa Demenze – progetto Ricor-Dare Tel 0382 380 600 – dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13

Centri Diurni Integrati - CDI

I Centri Diurni Integrati sono strutture semiresidenziali che accolgono durante il giorno persone che abbiano compiuto i 65 anni di età, parzialmente o totalmente non autosufficienti.

Possono essere accolte persone con un declino cognitivo. In caso di demenza si valuta che questa non comporti disturbi comportamentali difficilmente gestibili o fonte di pericolo per l’utente o gli altri ospiti.

Solitamente i CDI sono aperti 8 ore al giorno; la famiglia può scegliere se attivare il servizio per mezza o per l’intera giornata.

L’inserimento in un CDI permette di:

  • evitare l’isolamento sociale e di mantenersi attivi grazie ad esercizi di fisioterapia ed interventi educativi
  • ridurre il carico della cura del caregiver, particolarmente importante nel caso di demenza

Cosa fanno e chi ci lavora: sono presenti operatori sanitari e sociosanitari che assistono nelle operazioni richieste (es. andare in bagno, deambulare). Alcune strutture offrono anche il servizio di trasporto da e per il domicilio, altrimenti è possibile contattare un’associazione che offre il servizio di trasporto. 

  • Si individua il Centro Diurno presso cui si desidera l’inserimento che vi fornirà la scheda sanitaria da compilare con il medico di medicina generale e l’elenco della documentazione richiesta
  • Si presenta la documentazione direttamente presso la struttura
  • La quota sanitaria è garantita da Regione Lombardia ai propri residenti tramite ATS. 
  • È prevista una retta giornaliera a carico dell’ospite, variabile anche in base ai servizi offerti dalle strutture — disponibilità di trasporto su richiesta, orari di apertura più ampi e flessibili, in alcuni casi anche nel fine settimana, ecc… –
  • Dopo la presentazione della domanda di inserimento è possibile rivolgersi al Servizio Sociale di riferimento per richiedere un’eventuale integrazione del costo del servizio presentando il modello Isee sociosanitario.

Supporto legale e Amministrazione di Sostegno

È una figura istituita per persone che si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi, a causa di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica.

Chi ha ricevuto una diagnosi di demenza può ottenere, anche in previsione di una propria eventuale futura incapacità, che il giudice tutelare nomini una persona che abbia cura della sua persona e del suo patrimonio.

Scopo di tale istituto è quello di garantire il sostegno necessario ai soggetti indicati, aiutandoli ad affrontare problemi concreti come: acquistare, vendere, affittare un appartamento o gestire ed investire somme di denaro.

Per richiedere l’amministrazione di sostegno si deve presentare un ricorso al tribunale in cui deve essere indicato l’atto o le tipologie di atti per il quale è richiesta l’assistenza.

Il ricorso può essere proposto:

  • dallo stesso soggetto beneficiario, anche se minore, interdetto o inabilitato
  • dal coniuge
  • dalla persona stabilmente convivente
  • dai parenti entro il quarto grado
  • dagli affini entro il secondo grado
  • dal tutore o curatore
  • dal Pubblico Ministero

I responsabili dei servizi sanitari e sociali direttamente impegnati nella cura e assistenza della persona sono tenuti a proporre al giudice tutelare il ricorso o a fornirne comunque notizia al pubblico ministero, se sono a conoscenza di fatti tali da rendere opportuna l’apertura del procedimento di amministrazione di sostegno.

L’apertura della procedura richiede il pagamento di una marca da bollo.

Assistenza Domiciliare C-DOM

Il servizio di Cure Domiciliari, C-DOM, è la sigla che indica il voucher sociosanitario, un titolo spendibile presso organizzazioni accreditate per acquistare prestazioni domiciliari infermieristico-assistenziali, riabilitative -es: fisioterapia- e medico specialistiche.

È rivolto a soggetti fragili, senza limitazioni di età e di reddito, che necessitano di assistenza domiciliare e che presentino le seguenti condizioni:

  • bisogni sanitari e sociosanitari gestibili al domicilio
  • non autosufficienza, parziale o totale, di carattere temporaneo o definitivo
  • impossibilità a deambulare e non trasportabilità, con i comuni mezzi, presso i servizi ambulatoriali territoriali
  • presenza di una rete familiare formale e/o informale di supporto
  • caratteristiche abitative che garantiscano la praticabilità dell’assistenza
  • La richiesta viene effettuata dal Medico di Medicina Generale
  • Dopo la verifica dei criteri di accesso, si viene poi contattati da ASST Pavia per una valutazione multidimensionale dei bisogni
  • In seguito, la famiglia sceglie un ente erogatore del servizio che contatta l’utente per concordare il primo accesso a domicilio. La lista è scaricabile qui:

Non sono previsti costi a carico dell’utente

Chiamare l’ASST di Pavia al numero 0382/1958060

Scrivere a: ufficio_voucher@asst-pavia.it 

Per approfondimenti: https://www.ats-pavia.it/en/voucher-socio-sanitario 

Misura B1

Un contributo economico per sostenere le prestazioni di cura che vengono rese direttamente dai familiari per interventi di carattere assistenziale, tutelare e/o educativo, atti a garantire la permanenza a domicilio e nel proprio contesto di vita delle persone in condizione di gravissima disabilità – es: grave demenza. 

Si concretizza nell’erogazione di:

Si concretizza nell’erogazione di:

  • un buono mensile – minimo 650 euro, massimo di 1.300 euro, sulla base della presenza di specifiche caratteristiche della condizione di gravissima disabilità e dell’organizzazione
  • un voucher sociosanitario mensile da utilizzare per servizi di assistenza domiciliare multidisciplinare con enti gestori accreditati, fino a un massimo di 460 euro
  • È necessario un ISEE sociosanitario fino a 50.000 euro
  • È incompatibile con ricovero in struttura sanitaria o con RSA aperta
  • L’erogazione è annuale, ora avverrà fino al 31/12/2024 e comunque fino ad esaurimento delle risorse disponibili assegnate dalla Regione alle ATS
  • Le domande per il nuovo accesso alla misura possono essere presentate fino al 31 ottobre 2024 alla ASST di residenza utilizzando l’apposita modulistica
  • Presentare la domanda tramite PEC: protocollo@pec.asst-pavia.it o presso all’ASST di residenza:
    • Ufficio Protocollo – Corso Milano, 19 – Vigevano
    • Ufficio Protocollo – Viale Repubblica,  88, – Voghera
    • Centro per l’Assistenza Domiciliare (CeAD) – Viale Repubblica, 34 – Pavia

ASST di Pavia:

Centro Servizi Tel. 0382-1958463.
Centro per l’Assistenza Domiciliare (CeAD) Tel. 0382-1958060.

ATS di Pavia:
Dipartimento P.I.P.S.S. Tel. 0382-432611 0382-431543.
e-mail: misurab1@ats-pavia.it

Per approfondimenti: https://www.ats-pavia.it/misure-a-favore-di-persone-con-disabilita-gravissima-in-condizioni-di-dipendenza-vitale-e-che-necessitano-di-assistenza-continua-nelle-24-ore

Misura B2

Permette di ottenere un buono sociale mensile per l’assistenza della persona al domicilio con gravi limitazioni della capacità funzionale. 

Se presente un caregiver familiare, il buono può essere suddiviso in: 

  • importo massimo di 400 euro forma di compensazione economica al familiare che si prende cura della persona con demenza
  • ulteriore buono mensile sociale – fino a 400 euro – in caso di assunzione di un’assistente domiciliare con regolare contratto 

In assenza del caregiver familiare

  • importo massimo di 800 euro, a titolo di rimborso per le spese del personale di assistenza regolarmente impiegato

Per accedere è necessario avere un ISEE sociosanitario fino a un massimo di euro 25.000 e non deve essere presente l’indennità di accompagnamento

Si accede tramite bando, una volta all’anno, gestito dai servizi sociali del distretto di residenza.
Per informazioni, controllare il sito:

Bonus Assistente Familiare

E’ finalizzato a diminuire l’onere delle spese previdenziali e a garantire alle famiglie più vulnerabili la possibilità di accedere alle prestazioni di assistenti familiari qualificati e con forme contrattuali e condizioni lavorative in linea con la normativa del settore.

ll contributo è il 60% della retribuzione annuale dell’assistente familiare, regolarmente iscritto al registro territoriale degli assistenti familiari, con i seguenti massimali:

  • fino a 2.400 euro per ISEE inferiore a 25.000 euro
  • fino a 2.000 euro per ISEE compreso tra 25.000 e i 35.000 euro

L’Assistente familiare contrattualizzato deve essere iscritto in uno o più registri territoriali presenti presso gli Ambiti Territoriali

Assistenza Domiciliare RSA Aperta

È una misura che offre la possibilità di usufruire gratuitamente di servizi sanitari e sociosanitari domiciliari utili a sostenere la permanenza al proprio domicilio della persona anziana il più a lungo possibile, con l’obiettivo di rinviare la necessità di un ricovero in una struttura residenziale.

È una misura innovativa di Regione Lombardia che in relazione alla tipologia di bisogno di ciascun utente, permette di accedere a un set di prestazioni multiprofessionali in modalità flessibile in base ai bisogni specifici dell’assistito e della sua famiglia.

Le aree di intervento sono:

  • Area riabilitativa e motoria
  • Area di supporto psicologico ed emotivo all’anziano e la sua famiglia
  • Cura della persona
  • Logopedia, terapia occupazionale, dietologia, specialisti sanitari

Cosa fanno e chi ci lavora:

Team multidisciplinare composto da diversi professionisti:

  • Operatori Socio Sanitari
  • Fisioterapisti
  • Scienziati Motori
  • Medici specialisti
  • Dietisti
  • Educatori Professionali
  • Psicologi
  • Terapisti Occupazionali
  • Infermieri

Chi può accedere:

  • Persone con demenza certificata da un medico specialista -geriatra o neurologo- di strutture accreditate/equipe C.D.C.D oppure
  • Persone con ridotta autonomia convalidata da certificazione di invalidità civile pari al 100% ed età pari o superiore a 75 anni

In entrambi i casi è necessaria la presenza di un caregiver familiare e/o professionale che presta assistenza nell’arco della giornata e della settimana.

  • Chiamare la Centrale Operativa Demenze per comprendere se è il servizio che fa per voi
  • Verrà fornita la lista degli erogatori di Pavia e provincia e la domanda da presentare alla struttura prescelta
  • Inviare la domanda di presa in carico alla struttura scelta
  • Attendere la visita di Valutazione Multidimensionale della situazione al domicilio e la proposta del percorso assistenziale più appropriato
  • Centrale Operativa Demenze – progetto Ricor-Dare Tel 0382 380 600 – dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13-
  • in alternativa: direttamente alle RSA accreditate in provincia per l’erogazione del servizio individuabili attraverso l’elenco presente nel sito di ATS Pavia: https://www.ats-pavia.it/rsa-aperta

 

SAD - Servizio di Assistenza Domiciliare

È finalizzato a favorire il permanere delle persone anziane e/o persone con disabilità nel proprio contesto familiare e sociale, migliorando la loro qualità di vita, nonché quella della famiglia d’appartenenza. 

Permette di beneficiare delle seguenti attività:

  • aiuto nell’igiene personale
  • aiuto nella movimentazione
  • supporto nell’igiene e nella gestione domestica ordinaria
  • disbrigo di commissioni
  • facilitazione alla socializzazione
  • monitoraggio dell’assunzione di farmaci

Chi può accedere: è rivolto a persone over-65 in condizioni di fragilità; non copre bisogni assistenziali che richiedono la presenza di una persona per la maggior parte del giorno o l’assistenza notturna.

  • Si effettua la domanda, completa di ISEE sociosanitario, ai servizi sociali di competenza
  • Successivamente l’assistente sociale contatterà l’interessato e la sua famiglia per una visita di conoscenza e di valutazione
  • Se la valutazione sarà positiva, l’assistente sociale e una persona di riferimento della struttura scelta predisporranno un progetto di intervento nel quale saranno indicati tempi e costi delle prestazioni

Il costo del servizio è proporzionale alla situazione economica di ciascun cittadino-utente. È tendenzialmente gratuito o richiede un contributo limitato.

 

RSA con Nuclei Alzheimer

Talvolta chiamati anche Nuclei Protetti, sono reparti di ricovero specialistici all’interno delle residenze sanitarie assistenziali (RSA) rivolti a persone con demenza che presentano disturbi comportamentali difficilmente gestibili al domicilio, per le quali è necessaria un’organizzazione assistenziale specifica.

L’ospite usufruisce di tutti i servizi a disposizione sotto la stretta sorveglianza degli operatori.

Oltre ad un piano terapeutico possono essere proposte terapie non farmacologiche – come doll therapy, arte e musicoterapia, validation therapy, interventi sensoriali – volte alla gestione e al possibile miglioramento dei disturbi cognitivo-comportamentali che ne hanno determinato il ricovero e al mantenimento delle funzioni cognitive residue. 

Rivolgersi alla struttura scelta per avere tutte le informazioni circa la documentazione amministrativa o sanitaria necessaria per il ricovero.

L’elenco delle strutture a disposizione nel territorio pavese si trova alla fine di questa sezione.

In Lombardia, nelle RSA accreditate, ovvero che hanno un contratto con la ATS:

  • la quota sanitaria viene coperta dal Fondo Sanitario Regionale
  • la quota alberghiera, circa il 50% dell’intero importo, spetta all’ospite o al Comune di residenza (qualora la persona interessata non fosse in grado di sostenere i costi del ricovero)

I costi giornalieri possono variare da struttura a struttura.

Alloggi protetti per anziani (APA) o Case Albergo

Gli alloggi protetti o case albergo si trovano di norma all’interno delle RSA e sono destinati a persone di età superiore ai 65 anni, singoli o coppie con fragilità sociali, che conservano un sufficiente grado di autonomia e che tuttavia necessitano di un ambiente controllato e protetto.

Questa soluzione permette di vivere in unità abitative indipendenti usufruendo dei servizi e degli spazi comuni offerti dall’ente gestore, pubblico o privato.

Contattare la struttura di interesse nella lista riportata sotto per conoscere costi e modalità di ingresso.

In caso di limitazioni parziali delle autonomie e in assenza di una rete di sostegno o con criticità temporanee o persistenti della normale rete di supporto familiare, è possibile richiedere una valutazione dei bisogni sociosanitari della persona che deve essere inserita da parte di un team multidisciplinare inviato da ASST.

Al seguito di questa valutazione, ASST potrà erogare un contributo per l’erogazione di questi servizi aggiuntivi (misura di residenzialità assistita).

Per richiedere la residenzialità assistita, rivolgersi al Centro Assistenza Domiciliare (CeAD): Tel. 0382-1958060, e-mail: ufficio_voucher@asst-pavia.it

Per ulteriori informazioni sulla misura di residenzialità assistita e le strutture che aderiscono alla misura: https://www.ats-pavia.it/residenzialita-assistita

I costi sono a carico dell’utente e dipendono dalla struttura prescelta.

In caso di residenzialità assistita, i costi dei servizi sociosanitari vengono presi in carico da ASST.

Invalidità civile

Un riconoscimento che avviene in seguito ad accertamento sanitario rivolto a persone affette da una minorazione di tipo fisico, psichico o sensoriale, con una riduzione permanente della capacità lavorativa di almeno 1/3 (33%).

Si considerano invalidi civili anche over-65 che hanno difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età.

In base alla percentuale di invalidità possono essere riconosciuti diversi benefici, come: 

  • prestazione protesiche e ortopediche
  • iscrizione nelle liste speciali per il collocamento mirato
  • esenzione dal ticket
  • assegno mensile: per persone con un grado di invalidità non inferiore al 74% (invalidità parziale) e in età non pensionabile
  • pensione di inabilità: per persone con un’invalidità del 100% in età non pensionabile 
  • indennità di accompagnamento: l’indennità di accompagnamento spetta agli invalidi civili al 100%, che non sono in grado di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o di svolgere gli atti quotidiani della vita e che hanno bisogno di assistenza continua
  • assegno sociale: per gli invalidi civili che raggiungono l’età pensionabile, aggiornata in base all’aspettativa di vita, la pensione di inabilità e l’assegno mensile vengono sostituiti dall’assegno sociale

Per accedere all’Invalidità Civile:

  • L’utente verrà poi convocato per esaminazione da parte della commissione invalidi.

Per essere supportati nella presentazione della domanda potete rivolgervi alla Centrale Operativa Demenze oppure ai Servizi Sociali del proprio comune di residenza.  

E’ possibile anche rivolgersi i a una delle sedi dell’Associazione Invalidi, in seguito a versamento di una quota associativa:  

ANMIC Pavia – Viale Libertà, 77 – Aperto tutti i giorni 9-13 e 14 -16  

ANMIC Voghera – Via Emilia, 6 – Aperto martedì e venerdì i giorni 10-12

ANMIC Vigevano – Via della Costa, 27 – Aperto tutti i giorni 9 – 11:30 e 15 -18:40

Trasporto

Il trasporto sociale è pensato per favorire la mobilità di anziani e/o adulti in situazione di fragilità sociale, con significativa compromissione dell’autonomia personale o con patologie adeguatamente certificate.

E’ finalizzato prioritariamente a:

  • consentire l’accesso a prestazioni sanitarie e riabilitative per periodi continuativi o in occasione di cicli di cura programmati, presso strutture accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale sul territorio cittadino
  • consentire l’accesso a strutture sanitarie per visite mediche e Uffici
  • favorire la frequenza di anziani a Centri Diurni Integrati, solo nel caso in cui la struttura non garantisca il trasporto e la famiglia sia impossibilitata a provvedervi autonomamente.
    Il Comune di Pavia integrerà/sosterrà il costo relativo al trasporto fino ad un massimo di tre giorni settimanali.

Il numero di corse autorizzate è concordato nell’ambito del progetto individualizzato definito con l’Assistente Sociale di riferimento, che terrà conto della presenza e della disponibilità della rete familiare e sociale.

La richiesta va fatta ai servizi sociali del proprio comune di residenza o direttamente all’associazione individuata.

Il costo del servizio gestito dai servizi sociali dei comuni è stabilito in base alla fascia ISEE di appartenenza. Per ulteriori informazioni, contattare i servizi sociali del comune di riferimento.  

Il Comune di Pavia integrerà/sosterrà il costo relativo al trasporto fino ad un massimo di tre giorni settimanali e il numero di corse autorizzate è concordato nell’ambito del progetto individualizzato definito con l’Assistente Sociale di riferimento, che terrà conto della presenza e della disponibilità della rete familiare e sociale.

Nel caso ci si rivolga direttamente alle associazioni elencate, può essere richiesta una donazione volontaria o il rimborso spese.

Cure palliative

Sono l’insieme degli interventi terapeutici, diagnostici, assistenziali, rivolti alla persona malata e al nucleo familiare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base non risponde più a trattamenti specifici e con un’aspettativa di vita inferiore a 12- 24 mesi. 

La Rete Locale di Cure Palliative è costituita dagli enti erogatori di cure palliative della provincia di Pavia.

Lo scopo è garantire l’erogazione di prestazioni sanitarie, sociosanitarie ed assistenziali attraverso l’accesso diretto a prestazioni di cure palliative in tutti i setting assistenziali:

  • Hospice
  • UCP-Dom
  • Ambulatoriale
  • Day hospital
  • MAC

Vuole anche garantire la presa in carico della persona e la valutazione multidimensionale secondo un approccio globale ai bisogni della persona e della famiglia, tenendo conto del principio dell’umanizzazione delle cure, ovvero dell’importanza di porre attenzione alla persona nella sua totalità, fatta di bisogni organici, psicologici e relazionali.

Può avvenire tramite accesso diretto del malato/caregiver o in seguito a segnalazione da parte di Medici di Medicina Generale, Specialisti ospedalieri, Infermieri territoriali, Servizi sociali,

Utilizzare l’apposita scheda di segnalazione disponibile al seguente link: https://www.ats-pavia.it/rete-locale-di-cure-palliative-rlcp-

Sono a carico del sistema sanitario e non comportano alcun costo per la persona malata e per la sua famiglia.

Assistente familiare

Svolge attività di cura e accudimento di persone con diversi livelli di autosufficienza psico-fisica (anziani, malati, disabili) anche a sostegno dei familiari, contribuendo al mantenimento dell’autonomia e del benessere della persona assistita al proprio domicilio.

In particolare

  • svolge prestazioni di aiuto alla persona e sostiene il benessere psico-fisico della persona assistita
  • svolge attività di carattere domestico e igienico sanitario
  • garantisce all’assistito di avere una presenza quotidiana di riferimento

L’assistente familiare può essere assunto con contratto da:

  • convivente -54h settimanali
  • a ore diurne non convivente – al massimo a 40h settimanali distribuite su 5 o 6 giorni lavorativi
  • per le sole ore notturne
  • per copertura del fine settimana

Una volta trovato l’assistente familiare, è necessario redigere il contratto di lavoro, in autonomia o con l’eventuale aiuto di un patronato o enti predisposti. Per la ricerca di un assistente familiare ci si può rivolgere direttamente ad alcuni enti del terzo settore o patronati.

Variano in base al tipo di contratto richiesto e alla formazione dell’assistente familiare.  

Esistono dei contributi economici e delle agevolazioni fiscali per l’assunzione di un’assistente familiare: consultare in questa pagina la sezione Bonus Assistente Familiare.

Comunità Alloggio Sociale Anziani -C.A.S.A-

La C.A.S.A., alla quale ci si riferisce anche con il termine “casa di riposo”, è un’unità d’offerta residenziale, di tipo sociale, in grado di garantire tutela e protezione abitativa a persone anziane, di età uguale o superiore a 65 anni, fragili e vulnerabili socialmente, autosufficienti, o con una parziale compromissione nelle attività strumentali della vita quotidiana e/o nella vita di relazione (es. in caso di decadimento cognitivo lieve). Assicura servizi alberghieri (pasti) e sociali interni alla struttura. È inoltre presente un medico in grado di far fronte alle necessità degli ospiti che quindi non devono spostarsi all’esterno se non per visite specialistiche.

La finalità è quella di garantire un’accoglienza, caratterizzata da un piccolo numero di anziani, da 5 a 12 ospiti, a prevalente impostazione domestica, familiare e abitativa.

Il modello organizzativo garantisce alle persone la libera espressione delle autonomie, favorendo la socialità, l’arricchimento delle relazioni e operando per promuoverne salute e benessere.

L’accoglienza è in forma temporanea o a tempo indeterminato. La richiesta di accesso va fatta direttamente alla struttura. 

I costi sono a carico dell’utente e dipendono dalla struttura prescelta.

ADMA - Associazione per le demenze e la malattia di Alzheimer

È un’organizzazione di volontariato fondata a Pavia nel 2023.

La sua missione è sostenere le persone affette da demenze e i loro familiari nell’affrontare le problematiche causate dalla malattia.

Le principali attività in corso sono:

  • apertura punto d’incontro presso la parrocchia di San Lanfranco per offrire ascolto e assistenza alle famiglie anche nelle relazioni con i servizi disponibili su territorio
  • gruppo di auto mutuo aiuto per familiari caregiverin cui possano confrontarsi e condividere il dolore, la fatica e le problematiche legate alla condizione di caregiver, le modalità con cui affrontare le situazioni quotidiane, i rischi derivanti dallo stress continuo cui si è sottoposti presenza della malattia in famiglia
  • ADMALBAR, un caffè l’ultima domenica del mese in un bar di Pavia attività di sostegno alle famiglie e ricreative per aiutarle a dove i malati, i familiari e i volontari possono vivere momenti sereni come, ad esempio, il Caffè della domenica (ADMALBAR)
  • partecipazione con i volontari al Caffè Ricor-dare di Pavia

L’associazione offre un ambiente sereno ed amichevole con possibilità di costruire insieme le attività dell’associazione.

L’associazione è sempre alla ricerca di volontari interessati a supportare le sue attività. Saranno realizzati periodici corsi di formazione per conoscere meglio la malattia e comprendere quali comportamenti tenere a contatto con il paziente.

Il punto di incontro è aperto ogni giovedì mattina, 10:30 – 12:00 presso la Parrocchia di San Lanfranco a Pavia. 

L’associazione è sempre contattabile al numero di telefono 334/6984250 o via mail: admapavia@libero.it

Per rimanere aggiornati sulle attività, segui la pagina Facebook “Associazione Demenze e malattia di Alzheimer Pavia” : https://www.facebook.com/profile.php?id=61550860817810 

Le attività organizzate sono gratuite.

  • Per donazioni: IBAN  IT46I0306909606100000199618
  • Per donare il 5×mille all’Associazione Demenze e Malattia di Alzheimer Pavia OdV è sufficiente firmare il riquadro “Sostegno agli enti del terzo settore….” e inserire il codice fiscale 960 861 101 84.

Dimissioni protette

Si attiva per quei pazienti che, superata la fase acuta della malattia sono in condizione di stabilizzazione clinica, ma per i quali si intravede la possibilità di una dimissione critica in quanto la situazione non può essere gestita, sotto l’aspetto terapeutico e/o assistenziale, autonomamente dal paziente o con l’aiuto dei familiari. 

Si richiede e concorda con il medico di reparto e il coordinatore infermieristico in fase di dimissione dall’ospedale.

La procedura nel dettaglio:

Il Medico dell’Unità Operativa  dell’ospedale:

  • indica se il paziente è assistibile in assistenza domiciliare-voucher o se la dimissione è critica per rischio sociale
  • la invia, via fax al CeAD (0382/432600) o via mail ad ufficio_voucher@asst-pavia.it

Nel caso di attivazione di assistenza domiciliare C_DOM – voucher per prestazioni infermieristiche, fisioterapiche e di assistenza alla persona

  • la segnalazione deve essere effettuata almeno 3-4 gg. prima della dimissione, e questa non dovrà comunque avvenire nei giorni festivi o prefestivi
  • il CeAD contatta e informa il Medico curante dell’assistito
  • il Medico, a rientro del paziente a domicilio, se lo ritiene opportuno invia la richiesta di Voucher al CeAD
  • viene attivato il servizio di assistenza domiciliare (valutazione, scelta dell’Ente erogatore ed erogazione prestazioni), in casi urgenti, anche entro la stessa giornata

Nel caso di rischio sociale:

  • le assistenti Sociali del CeAD prendono contatti con i familiari e i Servizi Sociali del Comune di residenza
  • orientano il cittadino all’interno della rete dei servizi
  • facilitando la ricerca della soluzione più adeguata – RSA, CDI, SAD/Voucher comunale, ecc….

È necessario, in questo caso, che la segnalazione avvenga il più precocemente possibile, subito dopo l’ingresso del paziente in ospedale

Gli operatori che avessero bisogno di informazioni possono rivolgersi alla Casa di Comunità del proprio distretto: https://www.asst-pavia.it/node/28252  

Casa Comunità

Le Case di Comunità sono le nuove strutture sociosanitarie che entrano a fare parte del Servizio Sanitario Regionale.

Le Case di Comunità, distribuite in modo capillare sul territorio lombardo, costituiscono un punto di riferimento continuativo per i cittadini, che possono accedere gratuitamente alle prestazioni sanitarie erogate, garantendo funzioni d’assistenza sanitaria primaria e attività di prevenzione.

I servizi forniti direttamente ai cittadini sono molteplici, si segnala in particolare come servizio di orientamento e presa in carico:

PUNTO UNICO DI ACCESSO – PUA

Accoglienza, orientamento e prima valutazione del bisogno di salute della persona.

Presso il PUA operano gli Infermieri di Famiglia e Comunità e le Assistenti Sociali nelle diverse sedi delle Case di Comunità del territorio.

Pasti a domicilio

Il servizio di consegna pasti a domicilio è rivolto a persone in condizione di solitudine e fragilità che hanno difficoltà nel preparare autonomamente i pasti. Queste persone possono così ricevere quotidianamente, a casa propria, un pasto già pronto.

Il pasto è consegnato in appositi contenitori termici.

È possibile usufruire di diete particolari, ma esclusivamente dietro presentazione di certificato medico.

Il richiedente è solitamente tenuto alla presentazione del modello Isee, prima dell’attivazione del servizio, per l’opportuna valutazione dell’eventuale quota di compartecipazione al costo del servizio.

La richiesta va fatta ai servizi sociali del proprio comune di residenza.

Associazioni Nazionali

La Federazione Alzheimer Italia è il rappresentante unico per l’Italia di Alzheimer’s Disease International (ADI), la più grande organizzazione no profit dedicata alla promozione della ricerca medica e scientifica sulle cause, la cura e l’assistenza per la malattia di Alzheimer. La Federazione riunisce 47 associazioni e opera a livello nazionale e locale, creando una rete di aiuto per le persone con demenza e i loro familiari.

Per ulteriori informazioni: www.alzheimer.it

Questa associazione si impegna a dare voce alle necessità delle famiglie colpite dall’Alzheimer per migliorare la qualità di vita del paziente e dei suoi familiari, attraverso altre realtà associative o gruppi attivi nelle diverse regioni. Per ulteriori informazioni: www.alzheimer-aima.it

Alzheimer uniti Italia è un’associazione di volontariato che offre interventi finalizzati al sostegno delle persone e dei loro familiari, assistenza legale, e nei rapporti con i presidi sanitari ed enti pubblici, sensibilizzazione rispetto le problematiche che la malattia solleva. Si occupa inoltre dello studio e della promozione di modelli di assistenza specifica, della formazione di personale specializzato e di interventi a largo raggio per la tutela della dignità e dei diritti delle persone.

Per ulteriori informazioni: https://www.alzheimeruniti.it/ 

Cure Intermedie

Il presidio di cure intermedie è una struttura extraospedaliera residenziale temporanea destinata a persone  in situazione di malattia non acuta o comunque che non richiede un ricovero ospedaliero,

Sono rivolte a differenti categorie di ospiti:

  • in fase di post acuzie in seguito a una degenza
  • che richiedono una gestione troppo complessa al domicilio a causa di nuove problematiche o in caso di patologie croniche in fase di riacutizzazione. In questo modo vengono fatti degli approfondimenti diagnostico-terapeutici al seguito dei quali si consiglia il rientro alla quotidianità, oppure, nei casi più gravi, l’inserimento in una struttura residenziale.
  • che temporaneamente non dispongono di un adeguato supporto familiare o di un ambiente ideale, il cui proprio stato di salute si è aggravato e che per tale ragione necessitano di continuità terapeutica e riabilitativa.

Alle cure intermedie è possibile accedere solo dopo un episodio di malattia acuta inviati dal Medico della Struttura di Ricovero, della RSA/RSD o dal Medico di Medicina Generale, previa compilazione di una apposita scheda Unica d’invio e Valutazione, compilata sulla base di criteri e strumenti standardizzati:

https://www.ats-milano.it/sites/default/files/2022-04/A402-OE%20Scheda%20unica%20ricovero%20cure%20intermedie%20rev00.pdf

Ricoveri di Sollievo

I ricoveri di sollievo sono ricoveri temporanei (fino a 90 giorni all’anno) presso strutture assistenziali e sono rivolti principalmente agli anziani che, normalmente, vengono assistiti presso il loro domicilio, con lo scopo di supportare le famiglie e rispondere ad emergenze o situazioni problematiche o di assenza, che impediscono a queste di prendersi cura in maniera adeguata del proprio caro.

Nello specifico, queste tipologie di ricovero assicurano un’assistenza completa (di base, medica, infermieristica e farmaceutica) a cura di personale sanitario e assistenziale competente, in modo da farlo sentire a suo agio nel modo migliore possibile, garantendogli cure e terapie specifiche.

Questi periodi in struttura, seppure limitati, sono utili per svolgere attività di riabilitazione, per assistere l’anziano nel recupero post-ospedaliero e per assicurare il mantenimento delle abilità funzionali oppure per preparare l’anziano ad un ricovero definitivo familiarizzando con lo staff e la struttura.

La maggior parte delle RSA offre questo servizio, oltre ad alcune cliniche private.

In alcuni casi la quota di soggiorno viene per metà presa in carico dagli enti preposti di Regione Lombardia, mentre in altri casi i costi sono tutti a carico della famiglia (regime di solvenza).

Telesoccorso

Il servizio di telesoccorso consente, in caso di necessità, di contattare telefonicamente in maniera automatica e immediata i famigliari e, per urgenze, i servizi pubblici di soccorso.

È utile per chi vive solo o per chi vuole continuare a vivere nella propria abitazione anche con problemi di salute o di limitata autonomia personale, in condizioni di sicurezza.

Viene installato su un apparecchio telefonico a casa dell’utente e viene fornito un telecomando da tenere sempre con sé. Quando si schiaccia il pulsante, l’apparecchio si mette in contatto automaticamente con la centrale operativa che decide le modalità di intervento.

Rivolgersi ai servizi sociali del proprio comune per capire se sono previste agevolazioni per l’installazione del dispositivo.

Centri di aggregazione per anziani

I Centri di aggregazione per anziani propongono attività ricreative e di socializzazione al fine di stimolare e promuovere la partecipazione degli anziani alla vita sociale. Possono essere proposte attività pomeridiane finalizzate all’aggregazione, gite e visite culturali, pomeriggi o serate musicali, letture di giornali e poesie, feste, pranzi sociali e gare di giochi.

Ogni Associazione propone ogni anno un calendario di attività ricreative, culturali e di utilità sociale che corrisponde alle esigenze e alle peculiarità di quel particolare ambito territoriale.

Per potere accedere ai Centri i cittadini si possono recare direttamente presso le sedi. Per potere partecipare ad alcune attività è prevista l’iscrizione.

Centrale Operativa Demenze:

Istituto di Riabilitazione e di Cura Santa Margherita

Ufficio a piano terra, Via Emilia 12, Pavia
(a destra dell’entrata principale)

Punti Informativi:

Istituto Neurologico Fondazione Mondino

Dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13
Via Mondino, 2 - Pavia

Mondino Health Center - ARS Medica

Dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13
Via del Carmine, 27 - Vigevano

Centrale Operativa Demenze

Chiama da lunedì a venerdì 9.00 – 13.00

Puoi anche inviarci un’e-mail
info@ricor-dare.it

Oppure contattarci sui social

Progetto triennale finanziato da Fondazione Cariplo
nell’ambito del bando “Welfare in Ageing” 2023-2026

Progetto triennale finanziato da Fondazione Cariplo
nell’ambito del bando “Welfare in Ageing” 2023-2026